Un Powerbook 100 al mercatino delle pulci

Come consuetudine ogni domenica faccio due passi tra i mercatini delle pulci nella speranza di trovare qualcosa di mio interesse. Molto spesso torno a casa a mani vuote…qualche volta trovo qualcosa di interessante.
Nell’ultimo mio “giretto” tra l’immancabile notebook Hp/Acer e i mille adattatori per cellulari…trovo LUI…un bellissimo Apple Powerbook 100 in buone condizioni ma senza alimentatore.
Il “commerciante” mi dice…”questo buono per internet” 🙂
Tratto sul prezzo, puntando sul fatto che non avesse l’alimentatore e poi inizio a rovistare tra i grovigli di cavi e cavetti per cellulari. TAAHH DAHHHH….trovo anche l’alimentatore originale.
Continua la trattativa…15euro e il Powerbook e’ mio!
Mi hanno assicurato che funziona….falsi come le banconote da 28 mila lire (cit. Claudio Bisio).
Lo porto a casa….breve e grossolana pulizia con il noto smacchiatore e inizio ad ispezionare il tutto.

Sembra tutto in ordine e la voglia di attaccarlo alla presa elettrica e’ tanta. Di solito non si fa, se non dopo aver fatto i dovuti controlli…ma non ho resistito. Collego il tutto e……nulla.
M-O-R-T-O!

Appena la famiglia mi ha concesso qualche secondo di respiro prendo il tutto e scendo in laboratorio. Ed ecco cosa trovo :

  • Batteria senza alcun segno di vita. Zero volt. Circuito interno aperto. (inutilizzabile)
  • Alimentatore che appena collegato alla 220 eroga i suoi 7,5volt..ma subito dopo inizia a scendere di voltaggio fino a fermarsi a 3volt (inutilizzabile)
  • Batterie tampone da 3volt inspiegabilmente cariche! (scopro poco dopo che le batterie dovrebbero essere 3…e nel portatile ne avevano messe 2. Non facendo quindi contatto non si sono scaricate)

La batteria principale e’ al piombo e quindi normale che dopo anni risulti totalmente inutilizzabile…la metto da parte e dando la colpa all’ alimentatore….collego il Powerbook direttamente al mio alimentatore da banco.

Imposto a 7,5 volt ma nulla….nessun segno di vita.

Da una breve ricerca e consultazione con qualche altro appassionato scopro che il “piccolo” soffre di problemi legati ai condensatori sicuramente da sostituire e all’hard disk di marca Conner che dopo anni di inutilizzo tende a rimanere bloccato.
Le mie preoccupazioni puntano però sul fatto che una volta collegato al mio alimentatore l’assorbimento sia pari allo zero, o comunque non degno di nota. Di solito se ci sono problemi di condensatori almeno un segno di vita c’e’…legato poi ad un malfunzionamento. Qui invece non si accende nulla…e inizio a pensare a qualche MosFET ormai passato a miglior vita.
Ma andiamo per gradi….giravite alla mano e ispeziono l’interno…

Con sole 3 viti si apre portatile!
La scheda madre e’ ricca di condensatori (14), molto sporca e appiccicaticcia..segno che il dielettrico si sia sparso sopra unito a del flussante.
Compro dei normalissimi elettrolitici (10 centesimi cad.) e con saldatore a bassa potenza e stagno di buona qualità inizio a sostituirli tutti.

 

Dopo la rimozione dei vecchi condensatori e prima di saldare i nuovi e’ importantissimo pulire la zona con dell’alcool isopropilico (o similare) e ripristinare la piazzola di stagno sul quale salderete il nuovo componente.
Prima di rimontare il tutto, visto la sporcizia generale, ho dato una pulizia generale della scheda madre. Il dielettrico che fuoriesce dai condensatori e’ conduttivo….e se finisce nel posto sbagliato potrebbe creare dei falsi contatti.

Rimonto in maniera “volante” il tutto e provo ad avviare…

Baaaaannnggg!!! Si accende lo schermo…e si sente il mitico suono di avvio Apple….EUREKA…e’ vivo!
Attendo qualche secondo….compare la freccia del mouse….aggiusto il contrasto per vederci meglio….ma poco dopo compare il dischetto con il punto interrogativo.

Il disco fisso non viene rilevato….o comunque non funziona!

Poco male…almeno abbiamo incoraggianti segni di vita.
Sapevo già dei problemi congeniti di questo tipo di hard disk … quindi spengo tutto e smonto il Conner.

In questo dispositivo si incolla la testina….che di conseguenza porta a malfunzionamento.
Per risolvere il problema basta aprire il disco con un cacciavite torx di piccole dimensioni, rimuovere il magnete superiore e mettere un pezzettino di scotch a tappare una fessura laterale al fermo testina e rimontare il tutto.
Più facile a farsi…che a dirsi 🙂

Vi invito a guardare anche un video esplicativo fatto da un grandissimo appassionato…Francesco Ferretti.

Ri-ri-ri-rimonto il tutto e avvio…
Baaaaannngggg…….freccia del mouse…..gr gr..grgr…grgr…grgr (rumore disco)…..Benvenuto in Macintosh!!!!

 

Faccio due test veloci…scopro che ha 4Mb di Ram….vedo che il trackball funziona malissimo…..rimonto il tutto e accendo per conferma…..

Anche il trackball ha bisogno di cure…..moolte cure…un paio di foto esplicitano il problema 🙂

Passiamo all’alimentatore.

Anche li e’ risaputo il problema dei condensatori….rilasciano liquido e smettono di compiere il loro lavoro.
Aprirlo e’ un po complicato visto che e’ incollato…

Tanta pazienza, un taglierino….qualche colpetto qua e la…taaaanta pazienza…e alla fine si apre. Mi raccomando a non forzare….rompere la plastica e’ un attimo!

Aperto il tutto troviamo 2 schede perpendicolari tra loro. I condensatori interessati sono quelli della scheda più grande dove entra la 220volt.

Visti gli spazi ridotti e’ importante trovare ove possibile valori e voltaggi identici. Gli unici due condensatori che non sono riuscito a trovare sono quelli da 180uF e da 82uF….sostituiti rispettivamente con 220uF e 100uF. Al solito prima di saldare i nuovi…una bella pulizia non guasta.

Ricontrollo le varie polarità, aggiusto qualche saldatura e attacco il tutto alla 22ovolt….

Alimentatore OK

Richiudo….attack….sigillo….lavoro finito.

– Powerbook 100 –

Al prossimo retro-recupero.

3 thoughts on “Un Powerbook 100 al mercatino delle pulci

  1. Ho un computer identiche, spento da oltre 20 anni. Posso mettermi in contatto con te?

  2. Ciao
    Ho un PowerBook 180, morto nei primi anni 2000, sob!
    E’ stato il primo di una lunga serie di Mac…
    Vorrei riportarlo in vita, e’ stato il mio primo compagno di lavoro, costava una fortuna e lo pagai con sudatissimi risparmi.
    Ora, prossimo alla pensione, lo rivorrei con me….e’ una parte di me…
    Seguirò la tua guida, temo di fare danni….al limite ti vengo a cercare…grazie!!!

  3. Ciao Sandro, spingiti fino a dove sei sicuro. Un danno sulla.scheda madre potrebbe fare danni irreparabili 🙂
    Buon lavoro

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