Circa 10 anni fa ho comprato un avvitatore “di colore verde”. Grande aiuto per tutti i miei lavoretti casalinghi fino a qualche mese fa, momento in cui, una delle due batterie in dotazione decide di abbandonarmi e l’altra ha iniziato a dare grossi segni di deterioramento. Cerco online e trovo per una 30ina di euro delle batterie al NiMh nuove nuove.
Ormai tutti i nuovi avvitatori hanno batterie al Litio….LE VOGLIO ANCHE IO!
Ma purtroppo nulla in commercio a prezzi ragionevoli.
Accendiamo il saldatore?
Il mio intento è quello di utilizzare lo stesso contenitore delle batterie esauste, cambiando la tecnologia al suo interno. Dal NiCd/NiMh si passa al Litio.
Per far questo pero’ non basta trovare delle batterie e installarle all’interno…il Litio gradisce un pò più di attenzioni rispetto alle normali pile ricaricabili.
Iniziamo con la lista della spesa :
- 4 pile 18650 da 3,7v con adeguato amperaggio
- 1 regolatore di carica con livellamento delle singole celle
- olio di gomito e un pò di inventiva 🙂
Il vecchio pacco batterie era da 14.4volt, con le batterie al litio andiamo a multipli di 3,7V.
3 pile sono troppo poche –> 3,7v x 3 = 11,1v
4 pile sono perfette —> 3,7 x 4 = 14,8v
I 3,7 volt nominali sono da considerarsi a batteria quasi scarica…al momento di carica completa siamo a circa 4,2 volt per cella…per un totale di 16,8v totali…ancora tollerabili dall’avvitatore.
Servono le batterie….le compriamo? Nooooo! 🙂 Basta cercare 🙂
Non buttate mai le batterie ormai non più funzionanti dei notebook! Al loro interno abbiamo circa 4-8 batterie al litio (proprio le 18650)…e contrariamente a quanto possiate pensare….sono quasi tutte perfettamente funzionanti. Di solito solo 1-2 elementi e’ KO ed essendo montate in serie…compromettono il funzionamento di tutto il pacco batterie.
Iniziamo il reclutamento delle batterie utili allo scopo…
Armiamoci di martello, taglierino, scalpello, piede di porco 🙂 ….e qualsiasi altro attrezzo utile per aprire la batteria del notebook. Facendo attenzione a non fare danni o cortocircuito, con una tronchesina separiamo i singoli elementi.
Con l’utilizzo di un tester misuriamo il voltaggio delle singole batterie e noteremo che alcune (anche dopo anni) saranno ancora cariche (diciamo 2,8-3v) altre con voltaggio a zero.
A me ne servivano 4 uguali….e con più o meno gli stessi voltaggi (0,1-0,2v di scarto e’ tollerabile).
Passiamo a svuotare il vecchio pacco batterie….
Tolto qualsiasi cosa al suo interno, ho utilizzato una singola vecchia pila (non connessa) come spessore per i contatti elettrici. Un pò di collante ed il tutto e’ fissato saldamente. Passiamo al posizionamento delle nuove batterie.
Ok, entrano! Iniziamo a fissare il tutto…
Per un corretto utilizzo delle batterie al Litio non basta mettere in serie i singoli elementi e utilizzarli….serve un “bilanciatore di carica”.
Unica spesa affrontata per la realizzazione e’ un modulo (BMS) che serve a gestire la carica/scarica dell’intero pacco batterie.
Le sue funzioni principali sono :
- gestire la carica…interrompendo la carica quando ogni singolo elemento arriva a 4,2volt
- gestire la scarica….interrompe l’utilizzo quando ogni batteria scende sotto il livello limite di utilizzo (circa 2,9v)
- bilancia la carica….ogni elemento viene caricato come se fosse un singolo elemento..tutti avranno la stessa carica.
- evita sovracorrenti/corto circuiti in fase di utilizzo
L’acquisto, affidandosi ai soliti siti di riferimento, non supera i 3-4 euro e il modello da scegliere e’ caratterizzato dal numero di elementi in serie (nel mio caso 4 pile…quindi 4S) e dalla corrente di picco massimo gestita…ho preso un modello da 20Ampere.
Effettuo i collegamenti con fili di giusta sezione….
Le connessioni sono molto semplici….il bilanciatore di carica (BMS) oltre a ricevere il positivo e negativo finali con il voltaggio totale….vuole “sentire” tutte le connessioni intermedie.
Iniziamo a dare corrente in ingresso e vediamo se carica…
Il tutto sembra funzionare….collego le batterie ai contatti originali e faccio qualche test
Purtroppo ho fatto male i calcoli…..lo spunto del motore (peggiorato anche dagli anni trascorsi)…e’ talmente alto che anche facendo girare l’avvitatore a vuoto il BMS va in protezione arrestando il tutto.
Serve un altro BMS più potente…..arriviamo a 40A…altri 4 euro!
Colleghiamo, testiamo….questa volta tutto ok!
Possiamo chiudere il pacco batteria.
Funziona tutto…..facciamo una prova sotto stress? Vite da 6cm e legno invecchiato…senza preforo??
Test RIUSCITO!!!!
Devo ammettere che in condizioni molto gravose il BMS e’ andato qualche volta in protezione….ma nulla di che! Per l’utilizzo giornaliero non ci dovrebbero essere problemi.
Naturalmente oltre ad averci guadagnato in potenza e non aver alleggerito il portafogli…..abbiamo sicuramente guadagnato qualche etto nel peso complessivo dell’avvitatore!
Buon Lavoro!!